Die Urkunden Heinrichs V. und der Königin Mathilde
<<*195.>>

Unter Vorsitz Heinrichs wird im Königsgericht dem Kloster Santa Maria foris portam zu Faenza ein von dem Herzog Agnellus geschenkter und von Thomas da Caminiza entfremdeter Weinberg zu Melaritolo restituiert.

Kastell Quarneto, 1116 Oktober 19.

Cronaca di Faenza, Ms. 51 der Stadtbibliothek zu Faenza

Essendo stato occupato da Tomaso da Caminizza una vigna posta nella villa di Melaritolo de ragioni de monaci di santa Maria fuori della porta, la quale gli era stata data per prima dal ducca Agnello, in quest’anno 1116, a di 19. ottobere, fù restituito il possesso di detta vigna alli monaci predetti da Enrico III. imperatore, il quale allora sì trovava nel castello di Quartullo con alcuni principi del suo regno, cioè il vescovo di Monasterio, canceliere, il vescovo di Trento, il vescovo di Osburgo, il vescovo di Pressonaro e l’archidiacono di Rauenna, e molti altri laici, trà i quali vi erano Vgone conte di Panigo, Vgone conte di Donegaglia, Pietro Duca, Guido Trauersara, Gioanni di Thebaldo, Guido figlio di Guidone di Dosdeo, Vbaldo Signorello, Vgone di Guezo, Guido di Manfredo et Alberico suo fratello, Signorello d’Vgone et altri nobili, vi si trovarno anco presenti Guarnerio giudice del sacro palazzo e Ribaldo Veronese et Alberto di Pezone Fauentino giudice, con pena, a chi turbasse i monaci nel possesso di detta vigna o d’altri lor beni, di cento libre d’oro purissimo d’applicarsi alla camera regia.

Tonduzzi, Historie di Faenza

Henrico … arrivato sù’l Faentino, ritrovandosi alloggiato nel castello di Quarnento, fece restituire al monasterio di s. Maria foris portam di Faenza una vigna già prima usurpata da Tomaso di Caminitia, posta nella villa di Melaritolo, che era stata molto antecedentemente à quel monastero donata dal duca Agnello, si trovarono presenti i vescovi di Munster, di Trento, di Osburgo e di …, l’archidiacono di Rauenna, Vgo conte di Panico, Vgo conte di Donigallia, Pietro Duca, Guido Trauersaro, Gio. di Tebaldo, Guido di Guido Dusdei, Vbaldo di Seniorello, Vgo di Guezo, Guido di Manfredo, Alberico suo fratello, Seniorello di Vgone e molti altri nobili, Guarnerio giudice del sacro palazzo, Ribaldo Veronese e Alberto di Pezone Faentino giudice.